Asti ci crede. Davvero.
Martedì 28 marzo, alle 15.15, il percorso della candidatura astigiana a Capitale Italiana della Cultura 2025 arriverà all’audizione.
Un momento importante di un lungo percorso, che si avvia quindi alle fasi finali. L'audizione si terrà davanti a una commissione ministeriale e sarà presente la delegazione astigiana composta dal sindaco Maurizio Rasero, dall’assessore alla Cultura Paride Candelaresi, dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dal dirigente del settore cultura Angelo Demarchis, dal project manager Roberto Daneo che ha coordinato il progetto, dal direttore della Biblioteca Astense Alessia Conti, dalla giornalista e conduttrice di Rai Scuola Chiara Buratti e dalla studentessa e attivista Vittoria Carlotta Lovullo.
Quella di Asti sarà l'ultima audizione delle altre in programma (Agrigento, Aosta, Assisi, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto).
Successivamente, la commissione si riserverà qualche giorno per annunciare il nome del progetto vincitore.
IL PROGETTO DI ASTI
Dove si coltiva la cultura è il nome del progetto con cui Asti ha deciso di candidarsi a Capitale Italiana della Cultura 2025.
«Non siamo a un punto di arrivo, ma di partenza – argomental’assessore Candelaresi – È stata messa in moto una macchina organizzativa che ha portato a un risultato davvero importante. La città e la sua provincia sono culturalmente pronte a grandi sfide».
Sulla stessa linea d'onda anche il primo cittadino, Maurizio Rasero: «È un risultato importante che mi riempie di orgoglio e che dimostra quanto sia fondamentale lavorare in sinergia. Ora proseguiremo nell’impegno per raggiungere il riconoscimento finale».
Non resta, allora, che attendere il verdetto e fare il tifo tutti insieme per Asti, città dove si coltivano cultura, tradizioni e valori.
QUI il link per poter visionare il video ufficiale della candidatura di Asti.
di Elisabetta Testa
Foto di Nicola Lorusso