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LUSSO, ARTE E RINASCITA: FINO AL 10 APRILE AD ASTI LA MOSTRA «BOLDINI E IL MITO DELLA BELLE ÉPOQUE»

LUSSO, ARTE E RINASCITA: FINO AL 10 APRILE AD ASTI LA MOSTRA «BOLDINI E IL MITO DELLA BELLE ÉPOQUE»

Il fascino delle nobildonne, il mito della Belle Époque, i fasti di un tempo lontano, tra lusso, arte, letteratura, moda e rinascita sociale.

È quanto rimarrà allestito fino al 10 aprile a Palazzo Mazzetti ad Asti, nell'ambito della mostra del celebre pittore Giovanni Boldini (1842-1931).

L'esposizione «Boldini e il mito della Belle Époque», inaugurata lo scorso 26 novembre alla presenza del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, e curata da Tiziano Panconi, si compone di 80 opere firmate dal pittore ferrarese, considerato uno degli artisti chiave per la rappresentazione della società della seconda metà dell'Ottocento e degli inizi del Novecento.

Tra le opere presenti nella splendida cornice astigiana la Signora bionda in abito da sera (1889), La principessa Eulalia di Spagna (1898), Busto di giovane sdraiata (1912) e La camicetta di voile (1906).

Boldini, con le sue iconiche pennellate, dinamiche e a tratti vorticose, rende vivi i suoi soggetti, con rappresentazioni quanto mai vivide e caratterizzate, che esaltano la femminilità e la sensualità delle donne di un tempo.

Quadri dai colori immaginifici, soggetti quanto mai rigogliosi. Opere che, come ha ricordato il sottosegretario Sgarbi nel corso della conferenza stampa di presentazione, «emanano profumo, ritraendo lo spirito, l'anima, non solo dei soggetti, ma di ciò che sta loro attorno».

Il tesoro di Boldini esposto fino al 10 aprile arriva ad Asti dopo i successi delle mostre Chagall. Colore e magia, Monet e gli impressionisti in Normandia, I Macchiaioli. L'avventura dell'arte moderna, frutto della collaborazione tra Fondazione Asti Musei e Arthemisia.

L'ULTIMA MUSA DI BOLDINI FU UN'ASTIGIANA

Un evento emblematico per il territorio, particolarmente presente anche nella vita dello stesso Boldini, che sposò la giovane giornalista della Gazzetta del Popolo di Torino, Emilia Cardona, originaria di Costigliole d'Asti. Galeotta fu un'intervista: lei lo contattò per un servizio e gli manifestò la necessità di lavorare. Boldini la accontentò e qualche anno dopo si sposarono: lui aveva già 87 anni, lei appena 30. Era il 1929. Boldini morì nel 1931 a Parigi e fu sepolto nella sua Ferrara. Un anno dopo, lei convolò a nozze con lo scultore Francis La Monaca. Cardona curò la memoria del grande artista fino alla morte, avvenuta nel 1977. È sepolta accanto a Boldini, a Ferrara.

ORARI E COSTI

La mostra è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Arthemisia.

Orari di apertura: martedì-domenica 10-19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Lunedì chiuso.

Biglietti: intero 13 euro; ridotto 10 euro.

Per informazioni ed eventuali prenotazioni: 0141/530403 – 388/1640915 oppure info@fondazioneastimusei.it 

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.astimusei.com 

 

di Elisabetta Testa