Tra le agevolazioni fiscali a disposizione dei cittadini, molto apprezzati sono stati i bonus concessi dallo Stato nell’ambito dell’edilizia, rivolti ad interventi di ristrutturazione che guardano in particolare alla tutela dell’ambiente e al risparmio dei consumi. E, tra i bonus edilizi, quello che riguarda le facciate delle abitazioni si posiziona tra le agevolazioni di maggior successo. Il Bonus facciate prevede un rimborso del 90% del costo per il rifacimento delle facciate esterne degli edifici, comprendendo anche le spese correlate, quali costi per smaltimento e impalcature. La restituzione avviene attraverso le consuete dieci quote di detrazione Irpef (ma si può anche optare per lo sconto in fattura). Per quanto riguarda i requisiti, occorre tenere presente che si tratta di un bonus potenzialmente destinato a tutti e non ad esempio ad alcune fasce di reddito. Come chiarisce l’Agenzia delle Entrate, si può richiedere il bonus facciate “per interventi finalizzati al restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali. Gli edifici devono trovarsi nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali”; inoltre, “sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna”. Sono esclusi dal Bonus facciate 2021 “gli interventi effettuati sulle facciate interne dell'edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico”. «Si tratta di un’importante opportunità per ristrutturare le facciate degli edifici, adottando soluzioni “green”, che tutelano l’ambiente, migliorando allo stesso tempo l’aspetto estetico delle proprietà immobiliari e assicurando ad esse un maggior valore. Molti sono i sistemi che si possono adottare per un restauro che tuteli l’ambiente, tra cui quello delle facciate ventilate, che offrono molti vantaggi in termini di risparmio energetico, isolamento acustico, protezione della struttura, ma anche di valore architettonico – spiega Arben Bibaj, titolare dell’impresa edile Bibaj Costruzioni, che dal 2001 si occupa di progettazione e costruzione di edifici civili e industriali, compravendita di immobili e ristrutturazioni di pregio e che ha sede a Rocchetta Tanaro – Le facciate ventilate sono rappresentate da un sistema di rivestimento esterno, adatto sia alle nuove costruzioni sia per gli interventi di riqualificazione, che prevede tra la parete perimetrale dell’edificio e il rivestimento esterno un’intercapedine, a cui viene aggiunto uno strato isolante. Il rivestimento può essere rappresentato da vari materiali, dal sughero al corten, dal legno al cotto e alla pietra, puntando dunque ad elementi naturali». Affidarsi ad esperti del settore è sempre una buona regola, per ottenere le indicazioni adeguate ad arrivare alla scelta più appropriata. "SI TRATTA DI UN’IMPORTANTE OPPORTUNITÀ PER RISTRUTTURARE LE FACCIATE DEGLI EDIFICI, ADOTTANDO SOLUZIONI “GREEN”, CHE TUTELANO L’AMBIENTE, MIGLIORANDO L’ASPETTO ESTETICO E ASSICURANDO UN MAGGIOR VALORE." La stessa attenzione agli elementi naturali, sempre in riferimento alle parti esterne della casa, può essere rivolta alla sistemazione di camminamenti, marciapiedi e cortili. «Oltre all’uso di materiali naturali, quali mattoni, tufo, ciottoli di fiume – aggiunge Bibaj – una soluzione che aggiunge pregio alle proprietà è quella del recupero di elementi caratteristici della zona: l’impiego appunto di mattoni o ciottoli di fiume è rivolto anche a tale obiettivo».
