L’evoluzione digitale della medicina tradizionale. Così, in modo semplice, potrebbe essere definita la telemedicina, ovvero la medicina a distanza che utilizza tecnologie innovative per fornire assistenza sanitaria quando medico e pazienti (oppure due medici) non si trovano nello stesso luogo. Da anni largamente diffusa soprattutto negli Stati Uniti e in Finlandia, la telemedicina, con l’avvento del Covid-19, si è sviluppata anche in Italia grazie a tecnologie in ambito sanitario particolarmente utili in un momento, come quello pandemico, dove le persone non potevano raggiungere gli ospedali per effettuare cure e controlli. Attraverso la telemedicina, infatti, è possibile garantire la fruizione di servizi sanitari senza che il paziente o l’assistito debba recarsi presso le strutture ospedaliere, rendendo accessibili le cure attraverso uno scambio sicuro di dati, immagini, documenti e videochiamate, tra professionisti sanitari e pazienti, garantendo in alcune situazioni clinico assistenziali, lo svolgimento delle prestazioni professionali equivalenti agli accessi tradizionali. Non tutti i test di telemedicina sono uguali, però. In alcuni casi, possono sostituire totalmente le prestazioni tradizionali, mentre in altri li supportano o li integrano. Questa evoluzione digitale della medicina tradizionale, ad esempio, è divenuta fondamentale in ambito cardiologico, tant’è che oggi si parla di “telecardiologia”, una delle applicazioni più diffuse della telemedicina che consiste principalmente nella trasmissione e refertazione a distanza di esami per il monitoraggio cardiovascolare. Ne è un chiaro esempio l’holter pressorio o “monitoraggio non invasivo della pressione arteriosa” (Mapa) delle 24 ore. Questo è un test non invasivo e indolore che rientra pienamente nel concetto di telemedicina, in quanto permette di registrare 24 ore su 24 la pressione arteriosa e raccogliere dati che il farmacista invierà al centro di telemedicina di riferimento, dove un medico cardiologo analizzerà i tracciati per determinare una diagnosi e studiare eventuali patologie cardiache, avendo così un referto entro 24 ore, che permette di intervenire in tempo grazie al supporto da remoto di cardiologi qualificati. L’analisi è indirizzata ai soggetti che hanno un’ipertensione arteriosa instabile, a persone facilmente emozionabili che di fronte al camice bianco del medico hanno sbalzi pressori, ma che a casa hanno una pressione normale, ai soggetti ipertesi in terapia farmacologica (per controllare che il farmaco agisca in ogni momento della giornata), ma anche a coloro che, pur avendo la pressione arteriosa normale, durante il giorno accusano sintomi che possono far pensare a improvvisi aumenti o diminuzioni della pressione (vertigini, sbandamenti, vampate, sudore freddo, senso di svenimento, “testa vuota”, sanguinamento dal naso, ecc.). Non solo. Il test è consigliato per i soggetti ipertesi che prendono medicine per diminuire la pressione e accusano saltuariamente dei disturbi e anche per monitorare gli atleti nel corso della loro attività sportiva. Ecco così che la telemedicina, la salute senza fili con prestazioni diagnostiche a distanza, costituisce un supporto utile per il benessere di tutti tramite controlli periodici ed esami raccomandati dal proprio medico, fondamentali per prevenire molte patologie, il tutto a costi minimi, con tempi di attesa brevissimi e a distanze fisiche ridotte dal proprio domicilio. La farmacia diventa quindi un primo punto di riferimento per la prevenzione, il monitoraggio delle patologie croniche e l’aderenza della terapia, dove poter accedere giornalmente e in tempi brevi. Autoanalisi, screening sullo stato di salute di vene, ossa, occhi, polmoni, ma anche misurazione della pressione arteriosa, sul funzionamento del cuore e l’evoluzione dei nei della nostra pelle sono ulteriori campi di applicazione in cui opera la telemedicina e ciò permette di mettersi al riparo da diversi disturbi o da eventuali patologie a cui si è predisposti, il tutto in modo semplice ed efficace.