TRASLOCO: RILASSARSI E MUOVERE IL PRESENTE

In media gli italiani cambiano casa quattro volte nella vita. Su questa misera percentuale influisce il fatto che sia considerato un trauma al pari di un divorzio o di un licenziamento: la scritta ‘fragile’ sulle scatole, è ovvio, non si riferisce al contenuto, ma al proprietario. Il trasloco, però, è la raffigurazione per eccellenza del movimento e della rigenerazione; rappresenta la rara opportunità di Parlare di traslochi con un traslocatore vuol dire mutare prospettiva su questo disagio, raccomandazione sicuramente seguita da Beethoven, che cambiò casa 39 volte in 35 anni! Come scegliere un professionista? Con sincerità, Daniel fa ragionare anche su un secondo tasto dolente: «In un trasloco, estranei entrano nell’intimità delle persone ed è necessario dunque potersi fidare di chi sposterà i propri oggetti personali. Bisogna fornire al cliente gli imballaggi in cui riporre oggetti e vestiario, maneggiare i mobili con le massime precauzioni e dare consigli attenti. L’accoglienza, il conforto e la credibilità sono i valori fondanti guadagnati con sudore nel corso degli anni». Gli scatoloni possono allora finalmente smettere di essere un tormento a cui tentare di sfuggire. Evitando la confusione, si apprende a muoversi felicemente senza maledire uno stile di vita spesso tutt’altro che minimalista. Chi si rivolge agli specialisti sopravvive un po’ più facilmente. Ecco l’unico senso ritrovato nel caos di una casa che si sposta! Sul territorio questa speranza si incarna in Astinova Traslochi. La longeva esperienza quotidiana ha reso la ditta astigiana affidabile e puntuale, formata da un team disponibile e cordiale, ma soprattutto competente. Non resta che sedersi e, senza preoccupazioni, vivere il cambiamento.