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L'ABBAINO È SANABILE SENZA L'OK DEL CONDOMINIO

L’avv. Florio risponde ai quesiti proposti dai nostri lettori

avv. Luigi A. Florio

Studio Avvocato Florio

Il lettore G.C. chiede se è possibile sanare un abbaino realizzato abusivamente nella mansarda di sua proprietà, tenuto conto che i condomini gli hanno già fatto sapere, quantomeno per la maggioranza, di essere contrari alla sanatoria. La risposta è affermativa; non è infatti necessario l’assenso del condominio per sanare un tale tipo di abuso; occorre solo l’assenso del Comune, il quale non è tenuto ad acquisire in proposito il parere del condominio. Un caso analogo è stato affrontato recentemente dal TAR Piemonte, il quale con sentenza n. 686/2021 della Sezione Seconda ha annullato il provvedimento di un Comune piemontese che pretendeva, per concedere la sanatoria, di avere il preventivo assenso del condominio. Il TAR nella suddetta sentenza, richiamando la giurisprudenza della Corte di Cassazione, ha rilevato che la realizzazione di un abbaino nel tetto condominiale a servizio di un locale di proprietà esclusiva di un condomino non costituisce un’innovazione (che renderebbe necessaria una delibera condominiale di autorizzazione) ma una semplice modificazione, e che il codice civile, agli articoli 1102, 1105 e 1122, consente al singolo condomino la realizzazione di opere concernenti la sua proprietà esclusiva. Il fatto che l’opera in questione sia stata realizzata abusivamente non modifica i principi civilistici che escludono l’approvazione condominiale per una semplice modificazione attuata da un condomino. Il Tribunale Amministrativo piemontese ha però precisato che l’opera da sanare deve essere realizzata a regola d’arte, non deve ledere la funzione di copertura che è propria del tetto e non deve in alcun modo limitare il diritto degli altri condomini a usufruire del bene comune (cioè del tetto). Se l’abbaino del lettore, costruito senza autorizzazione, presenta le suddette caratteristiche, egli potrà ottenere dal Comune l’auspicata sanatoria, senza che il condominio possa interferire in merito alla stessa e senza che il Comune possa chiedere al condominio di esprimersi in merito.