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CON IL BONUS FACCIATE LA SALVAGUARDIA DELLE CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE PIEMONTESI

Bibaj Costruzioni: «Una preziosa opportunità per dare valore ai centri storici dell’Astigiano»

BiBIBAJ COSTRUZIONI S.R.L.

Linee dolci e sinuose che si incontrano e si intrecciano, decorazioni floreali, vetrate colorate, i balconi in ferro battuto, la lavorazione ricca di dettagli, la raffinata eleganza. È lo stile Liberty che in Italia si diffonde tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, traendo ispirazione dall’Art Nouveau che si sviluppa in Francia negli anni della Belle Époque: Torino diventa la capitale italiana dello stile Liberty, con esempi di architettura che donano alla città un fascino unico. Resa famosa dal film “Profondo rosso” di Dario Argento, Villa Scott, in corso Giovanni Lanza; Casa Lafleur, in via Principi d’Acaja, progettata anch’essa da Pietro Fenoglio; il Villino Raby, in corso Francia, nel quartiere San Donato; il Villaggio Leumann, nel Comune di Collegno, alle porte di Torino, costruito a fine ‘800 e destinato agli operai del cotonificio di proprietà dell’imprenditore svizzero: sono tanti gli esempi, anche meno famosi, dello stile Liberty piemontese, che oggi, grazie alle opportunità di sostegno offerte dal Governo è possibile salvaguardare quali tratti caratteristici del territorio e della sua storia. «Grazie al Bonus facciate è possibile puntare al mantenimento dello stile Liberty piemontese che caratterizza tanti edifici storici; oppure adeguare le facciate delle proprie abitazioni ai colori che caratterizzano l’architettura piemontese, come il porpora e il giallo – sottolinea Arben Bibaj, titolare dell’impresa edile Bibaj Costruzioni, che dal 2001 si occupa di progettazione e costruzione di edifici civili e industriali, compravendita di immobili e ristrutturazioni di pregio e che ha sede a Rocchetta Tanaro – Anche nei nostri paesi dell’Astigiano il Bonus facciate rappresenta una preziosa opportunità per riqualificare l’aspetto esteriore delle proprie abitazioni, ma anche per rinnovare il volto dei centri storici, favorendo un’importante valorizzazione dei nuclei residenziali di tanti piccoli Comuni».
Il Bonus facciate prevede un rimborso del 90% del costo per il rifacimento delle facciate esterne degli edifici, comprendendo anche le spese correlate, quali costi per smaltimento e impalcature. La restituzione avviene attraverso le consuete dieci quote di detrazione Irpef (ma si può anche optare per lo sconto in fattura). Per quanto riguarda i requisiti, occorre tenere presente che si tratta di un bonus potenzialmente destinato a tutti e non ad esempio ad alcune fasce di reddito. «Un’opportunità da cogliere è quella di adottare soluzioni “green”, che tutelano gli aspetti ambientali, migliorando allo stesso tempo l’aspetto estetico delle proprietà immobiliari e assicurando ad esse un maggior valore. Molti sono i sistemi che si possono adottare per un restauro che tuteli l’ambiente, tra cui quello delle facciate ventilate, che offrono molti vantaggi in termini di risparmio energetico, isolamento acustico, protezione della struttura, ma anche di valore architettonico – spiega Bibaj – Le facciate ventilate sono rappresentate da un sistema di rivestimento esterno, adatto sia alle nuove costruzioni sia per gli interventi di riqualificazione, che prevede tra la parete perimetrale dell’edificio e il rivestimento esterno un’intercapedine, a cui viene aggiunto uno strato isolante. Il rivestimento può essere rappresentato da vari materiali, dal sughero al corten, dal legno al cotto e alla pietra, puntando dunque su elementi naturali». Ideale è inoltre l’impiego di colori termici, che hanno capacità di isolamento e in grado dunque di favorire il risparmio energetico.

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