Il dolce è originario di Verona, nato dall’invenzione di Domenico Melegatti nel 1894 e diffuso grazie al lavoro dell’azienda dolciaria veronese che porta il suo cognome. Fu proprio grazie alla famiglia Melegatti che il pandoro conquistò l’Italia e il mondo, diventando, insieme al panettone, il simbolo del Natale. Il pandoro, con la sua particolare forma a stella con otto punte, è stato disegnato dal pittore impressionista Angelo Dall’Oca Bianca (1858 - 1942). Preparare questo dolce è un’impresa sfidante che richiede un po’ di tempo ma, se si è armati di pazienza e passione, la buona riuscita regalerà grandi soddisfazioni. Per cimentarsi nella preparazione di questo dolce in casa, è necessario mescolare in una ciotola 50 grammi di farina 00 con 3 grammi di lievito di birra secco. In una seconda ciotola, unire il tuorlo di un uovo con 30 grammi di zucchero e 60 ml di latte, per poi mescolarli insieme. Unire poi questo composto alla farina e coprire con pellicola fino a che l’impasto non sarà raddoppiato. Potrebbe volerci circa un’oretta. Dopo averlo fatto riposare, aggiungere 1 uovo intero, 120 grammi di zucchero, 30 grammi di latte, 30 grammi di burro e mescolare per bene. In un’altra ciotola, poi, mescolare altri 200 grammi di farina 00 con 2 grammi di lievito di birra secco. Unire poi i due composti insieme, mescolare, e lasciar riposare nuovamente per circa un’oretta, finché il volume dell’impasto non sarà raddoppiato. Aggiungere all’impasto due uova, uno alla volta. Unire poi due cucchiaini di estratto di vaniglia, un pizzico di sale e mescolare, prima di unire, poco per volta, 230 grammi di farina 00. Dopo aver amalgamato la farina, l’impasto diventerà sempre più solido e sarà possibile trasferirlo su un piano di lavoro per impastare, facendo assorbire tutta la farina. Inserire il composto in una ciotola imburrata e, coperto da una pellicola, dovrà riposare per un’oretta finché il suo volume non raddoppierà. Dopo questo passaggio, l’impasto dovrà riposare per circa 12-15 ore in frigorifero e, successivamente, un’ora a temperatura ambiente. Con un mattarello, su un piano di lavoro, bisogna dare all’impasto una forma quadrata e, al centro, disporre 140 grammi di burro ammorbidito, a cubetti, per poi ripiegare i 4 angoli verso il centro e sigillare. Piegare il quadrato a metà, formando così un rettangolo, e ristendere l’impasto mettendolo con il lato corto verso di noi. Piegare l’impasto in 3 parti e farlo riposare in frigorifero per 20 minuti, coperto da una pellicola. Infine, bisogna dare all’impasto una forma tondeggiante, inserirlo in uno stampo da pandoro di circa 750 ml precedentemente imburrato, per poi spennellarlo con circa 20 grammi di burro fuso. Coprire con pellicola, facendo lievitare in un luogo caldo per circa 3-4 ore. Non spaventatevi se l’impasto arriva ai bordi dello stampo, significa che avrete fatto un ottimo lavoro! È possibile cuocere l’impasto per 15 minuti in forno preriscaldato ventilato a 160° C, oppure in forno statico a 170° C per circa lo stesso tempo. Successivamente, coprire la superficie con la carta stagnola e abbassare la temperatura a 130° C, continuando la cottura per altri 45 minuti se il forno è ventilato, oppure a 140° C, sempre per 45 minuti, se il forno è statico. Una volta sfornato, è bene lasciar raffreddare il nostro dolce, per poi decorare con abbondante zucchero a velo. Il pandoro è squisito da gustare da solo ma anche insieme e delle gustose creme al mascarpone, creme pasticcere o di nocciole, alleate perfette del dessert natalizio che, anche riscaldato, è una dolce coccola nelle fredde vacanze invernali.