Gli orti urbani sono spazi verdi sottratti all’incuria, che diventano luoghi dove passare più tempo nel verde, risparmiare sulla spesa e avere verdura sana e “a chilometri zero”. Ad Asti, gli orti urbani, gestiti dal Comune, sono 345, distribuiti in varie zone della città: Torretta, Atleti Azzurri, San Quirico, Praia e località Carretti, destinati a famiglie in difficoltà, disabili e pensionati. In questi giorni il sindaco di Asti Maurizio Rasero, l’assessore dei Servizi sociali Mariangela Cotto e l’assessore Stefania Morra delle Aree Verdi hanno visitato tutti gli orti, incontrato gli assegnatari degli appezzamenti e hanno constatato quanto grande sia la passione e l’impegno di ognuno di loro. Oltre a fornire cibo, l’orto favorisce la socialità anche tra culture diverse, come negli orti sociali di Praia, è un’ottima terapia per le persone con disabilità: negli orti di San Quirico e Torretta, coltivano gli orti i ragazzi disabili seguiti dai servizi sociali del Comune di Asti e i ragazzi dell’associazione Valdocco. Orti urbani per risparmiare, socializzare, ortoterapia, multiculturalità, pratica virtuosa per mantenersi in forma: ecco ciò che hanno comunicato gli assegnatari degli orti al sindaco e agli assessori in visita, che, soddisfatti di un riscontro così positivo, hanno preso l’impegno di trovare nuovi terreni da rigenerare con l’amore per la terra. OLTRE A FORNIRE CIBO, L’ORTO FAVORISCE LA SOCIALITÀ ANCHE TRA CULTURE DIVERSE
