Attività / Manifestazioni

LA DANZA DEL GUSTO

Esplorando l’arte degli abbinamenti vino-cibo

Laura Goria

Belle le sere d’estate astigiane, cantare a squarciagola ad Astimusica, ascoltare le relazioni di Passepartout e ballare sotto le stelle di agosto alla Fertè, ma quando arriva settembre bisogna munirsi di un bel gruppo di amici, un buon fegato e un po’ di spensieratezza per godere della manifestazione più effervescente dell’Astigiano. Dal 1967 è una tradizione a cui non si può venir meno: dieci giorni di eventi, talk, ospiti, masterclass e degustazioni delle eccellenze che caratterizzano la nostra terra. Il concorso enologico Nazionale “Premio Douja d’Or”, nato su iniziativa dell’ex presidente della Camera di Commercio di Asti Giovanni Borello, s’impegna a conferire un’importante riconoscenza alle migliori aziende vitivinicole della zona, al fine di promuoverle e valorizzarle. Il premio viene assegnato dalla Camera di Commercio Alessandria-Asti insieme all’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino (ONAV). È un importante riconoscimento che permette ai vincitori di esporsi durante i dieci giorni del salone aperti al pubblico. Inoltre, i produttori più prestigiosi ricevono l’“Oscar della Douja D’or”. Il salone della Douja quest’anno scalderà gli animi di astigiani e turisti dall’8 al 17 settembre. Sarà un evento itinerante che ci porterà in suggestive locations della città per apprezzare vini di tante varietà: dai biologici ai tradizionali del nostro Monferrato, dall’assaggio dei distillati al Vermouth in purezza e in miscelazione. Per rendere speciali le degustazioni è bene sposare ogni bicchiere con i giusti sapori della cucina tradizionale. Tante sono le scuole di pensiero e ognuno di noi ha i propri gusti. Ci sono però dei consigli che funzionano sempre e da cui possiamo prendere spunto per abbinare i nostri bicchieri a dei buoni piatti. Il galateo del vino ci insegna che è bene abbinare il bianco al pesce e il rosso alla carne, anche se sono in molti a sfidare questa tradizione proponendo abbinamenti che funzionano anche superando questa usanza. Per non sbagliare, si può optare per abbinamenti di cibi e vini che sono in qualche modo legati allo stesso territorio. I grandi classici vini dell’Astigiano difficilmente cozzeranno con i prodotti culinari della nostra terra. È ovviamente un principio che deve essere declinato e non è universale. Tuttavia, rappresenta un buon punto di partenza per chi è alle prime armi e vuole cominciare a bere e mangiare con eleganza. Se diciamo ‘vini tipici’, cosa vi viene in mente? Se avete pensato alla Barbera, probabilmente siete amanti dei vini dal sapore forte e corposo, perfetto da abbinare ai risotti, alle carni rosse, allo spezzatino in umido e ai formaggi come gorgonzola o a quelli semiduri. Pensando ai formaggi della nostra regione, invece, ci viene subito in mente la gustosissima Robiola di Roccaverano. Nella sua versione stagionata può essere assaporata con il Nebbiolo, con il Barbaresco oppure con il Barolo. Se siete amanti del formaggio montano astigiano, ma preferite una versione più fresca, potete abbinare la Robiola a un sapore più delicato come il Dolcetto. È protagonista indiscussa dei piatti piemontesi la carne, che abbiamo già detto sposarsi bene con il vino rosso. Tuttavia, non tutte le carni sono uguali e per ottenere l’abbinamento perfetto bisogna sapere quale abbiamo davanti. Ad esempio, la carne di maiale è adatta a un vino rosso secco di medio corpo, mentre quella di vitello si abbina a un rosso giovane, più leggero. Alla carne di coniglio è adatto un vino rosso giovane, ma più fresco. La carne di pollo, bianca, dal sapore tipicamente più delicato, dev’essere accompagnata da un vino che ne rispetti le caratteristiche. È quindi ideale in questa occasione un bianco secco di carattere o un rosato. Tra i bianchi, l’eccellenza delle nostre terre è il Moscato d’Asti, dal profumo fruttato molto intenso di uva appassita. È un vino che si sposa perfettamente con i formaggi, con i cibi speziati o piccanti oppure con i dolci. Per i dessert esiste una sola regola che non si può infrangere: devono essere accompagnati da vini dolci. Ad esempio, se mangiamo una buona crostata di frutta possiamo optare per un bianco o un rosso che sia però dolce o semisecco, aromatico o fruttato: lo spumante è perfetto per l’occasione. Con le creme, invece, si sposano molto bene i vini bianchi liquorosi e invecchiati. Se invece avete già la pancia piena e volete solo degustare dei buoni bicchieri alla Douja d’Or di Asti ricordatevi di iniziare in modo soft, con dei vini più giovani e freschi, per poi terminare la serata con vini più invecchiati, più robusti e ricercati. Con questi semplici consigli siamo pronti per godere a pieno delle frizzanti serate astigiane che saranno accompagnate da una musica dal vivo che ci farà ballare e renderà indimenticabili queste notti settembrine. Sono serate che noi local attendiamo tutto l’anno, che regalano alla città un’aria di festa e sono motivo di orgoglio. È il periodo perfetto per invitare gli amici non astigiani a scoprire la nostra bellissima città.