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INVESTIRE OGGI: QUALI SONO LE CHIAVI PER IL SUCCESSO?

Marco Oggero

STUDIO OGGERO Consulenza finanziaria

Una buona via per contrastare l’inflazione è valutare qualche investimento. Come muoversi, però, in un mondo così variegato? Il primo passo per capire se si stanno prendendo buone decisioni finanziarie consiste nel porsi alcune domande, indispensabili per ogni investitore, grande o piccolo, prima di mettere i propri soldi in Borsa. La prima domanda viene quasi spontanea: perché investire? Prima di farlo, infatti, è importante assicurarsi che il proprio denaro venga utilizzato per raggiungere al meglio i propri obiettivi. Ad esempio, invece di investire in azioni o obbligazioni, potrebbe avere più senso ripagare eventuali debiti esistenti, creare un fondo di risparmio di emergenza o sottoscrivere un’assicurazione. Fornire una risposta adeguata a questa domanda dovrebbe dare una certa sicurezza riguardo al fatto che investire abbia senso per la propria situazione, permettendo di sviluppare un piano finanziario basato su determinati obiettivi. In seconda battuta, ci si deve chiedere quale sia un livello di rischio appropriato. Creare un portafoglio che sia coerente con la propria capacità di assumersi un rischio di investimento è un esercizio complicato: sono le proprie risorse personali, i propri risparmi a essere messi in gioco. È importante considerare non solo la preferenza (cioè come mi sentirei o reagirei in base all’andamento del mercato), ma anche cose come la capacità di rischio (ovvero, quanto rischio dovrei assumermi date le mie risorse e la mia situazione finanziaria). Una volta raggiunta la certezza di poter sostenere un investimento, ci si deve domandare: quale delle tante vie ha più senso per noi? Investimenti diversi hanno conseguenze fiscali e commissioni differenti. Pertanto, comprendere chiaramente in che modo le tasse influenzeranno gli investimenti può aumentare i rendimenti effettivi di un investitore. Se, ad esempio, un gestore applica una commissione dell’1% e produce una redditività del 2%, l’investitore beneficia di un guadagno netto complessivo dell’1%. E infine: quando è necessario rivedere il proprio portafoglio? Questo è un aspetto importante per assicurarsi che gli investimenti rimangano coerenti con gli obiettivi dell’investitore. Come minimo, supponendo che gli obiettivi dell’investitore non siano cambiati, il portafoglio dovrebbe essere ribilanciato almeno una volta all’anno.

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