Attività / Storia

OLD RIVER: IL BAR CHE HA FATTO LA STORIA DELLA ASTI DA BERE

Ha chiuso lo scorso agosto, ma già se ne sente la mancanza in piazza Astesano e in tutta la città. In 37 anni di attività Simone e Angela si sono fatti apprezzare per la loro cordialità e simpatia: «Abbiamo visto crescere tre generazioni di ragazzi»

Marco Alpan

Angela D’Agostino e Simone Lorusso

Non chiamatelo bar, perché sarebbe riduttivo, né tantomeno caffetteria: sbagliereste. L’Old River è stato molto di più: un’istituzione, un punto di riferimento per gli amanti dei cocktail e delle atmosfere raffinate, un luogo che ha fatto la storia della Asti da bere e che per anni è stato sinonimo di ricercatezza e di buongusto. Simone Lorusso e Angela D’Agostino, gli storici proprietari ormai in pensione, da dietro il bancone hanno visto intere generazioni di persone cresciute frequentando il loro locale nei 37 anni in cui lo hanno gestito. Un bel traguardo di cui vanno fieri. Alle loro spalle una storia tutta da raccontare, di quelle d’altri tempi, quando appena finita la scuola si passava al lavoro. «Ho iniziato a lavorare a 14 anni e mi sono fatto notare per il mio impegno e per la mia dedizione» racconta Simone. «Tutti mi volevano assumere e così, da barman, ho avuto modo di farmi conoscere in tutti i caffè storici della città, dal bar Cine di corso Alfieri alla Cremeria, dal bar Roma in piazza Alfieri allo Stregatto. È qui che nel 1970 ho preparato i primi Spritz: era un’assoluta novità che avevo appreso in uno dei miei viaggi e proporla al pubblico astigiano è stato un azzardo perché non sapevo come sarebbe andata. Fu un trionfo, suscitò tanta curiosità e riscosse un ottimo apprezzamento: lo Spritz piaceva». Con il vento in poppa Simone e Angela decidono di cavalcare l’onda del successo e di prendere in gestione, inaugurandola, dapprima la piscina comunale, poi il bar-ristorante Papillon e infine il caffè Alfieri. Il 1974 è l’anno del matrimonio e con esso arriva la volontà di dare vita a un’attività tutta loro. L’idea si concretizza ben presto nella società Old River, da loro fondata e presieduta e da cui deriva il nome del bar, che vuole essere un omaggio al vecchio fiume, ovvero al Tanaro, borgo a cui appartiene il cuore da paliofilo di Simone. «Nel 1985 abbiamo rilevato il caffè Alfieri e lo abbiamo trasformato nell’Old River; poco dopo ci siamo trasferiti in piazza Astesano e lì siamo rimasti fino allo scorso agosto. Il ricordo che mi porterò per sempre nel cuore? Senza dubbio le sere d’estate in cui era aperta anche l’Old River Station, di fianco a noi, ed eravamo in 15 a servire, ma non bastava perché c’erano code infinite e le persone arrivavano a fiumi. Avrei voluto continuare, ma i problemi di salute hanno prevalso e così abbiamo deciso di cedere il locale, anche se mi mancano già i miei affezionati clienti». Ed è proprio a quei cari clienti che Simone e Angela hanno affidato il solo saluto. Poche ma significative parole che esprimono gratitudine e contentezza per tutti quegli anni passati ad augurare il buongiorno al mattino con caffè e brioche e la buonanotte alla sera con un cordiale, a dare un consiglio a chi ne aveva bisogno, a consolare chi era triste e a festeggiare con chi era felice. Le riportiamo in conclusione dell’articolo. Il nostro viaggio di lavoro è giunto al termine. Vogliamo ringraziare i clienti che hanno creduto in noi, che hanno apprezzato il lavoro e scelto il nostro locale per i giorni particolari della propria vita, ma anche per la quotidianità. Ci avete offerto amicizia, stima, chiacchiere, parole, conforto, complimenti e regalato sorrisi e soddisfazioni. Porteremo sempre con noi il ricordo di questi bellissimi anni. Buona vita, piena di sorrisi e gioia, a tutti voi! Simone e Angela.

Angela D’Agostino e Simone Lorusso